La comunicazione mondiale sta cambiando. Siamo continuamente connessi e comunichiamo alla velocità della luce. Questa è l’era del digitale, l’era degli smartphone e delle nuove tecnologie, l’era dell’immediatezza e dell’impazienza. Non abbiamo tempo per scrivere un semplice sms e cerchiamo modi sempre più diretti ed efficaci per comunicare i nostri stati d’animo.
Faccine tristi, felici, arrabbiate o cuoricini sono solo alcune delle tantissime immagini che utilizziamo ogni giorno per “dire” agli altri come ci sentiamo.

Le emoji sono nate verso la fine degli anni ’90 in Giappone, un paese in cui, non a caso, gli abitanti trovano difficoltà nell’esprimere i propri sentimenti. Queste immagini possono raffigurare non solo le emozioni umane, ma tutti gli aspetti della realtà, dal cibo agli animali, dai veicoli ai paesaggi. Si tratta di un vero e proprio vocabolario in continuo aggiornamento.

Grazie al fenomeno dei social network, primi fra tutti WhatsApp e Facebook Messenger (che oggi condizionano più che mai le nostre vite!), le emoji hanno trovato terreno ideale per arricchire il modo di comunicare delle persone attraverso una comunicazione semplice, facile e diretta.

Possiamo affermare che oggi le emoji rappresentano una “nuova lingua”, un codice universalmente riconosciuto per comunicare senza l’utilizzo delle parole. Un modo di interagire che piace ai giovani: non è un segreto che sui social network le immagini catturino di più l’attenzione e provochino un maggiore coinvolgimento rispetto alle parole.

Non stupisce nemmeno il fatto che le emoji occupino un ruolo primario nelle strategie di marketing dei brand e delle aziende, le quali, grazie al loro lato “umano”, riescono a colpire in maniera più diretta ed efficace il target di riferimento. Parlando in numeri: l’utilizzo delle emoji nelle app di messaggistica e nelle email marketing ha registrato una crescita del 775%, con un aumento del 20% al mese nel 2016.

Molte tra le più grandi aziende non hanno sottovalutato questa tendenza e hanno dato vita a campagne di emoji marketing innovative e creative.

C’è chi, come il brand Wendy’s, ha sfruttato l’emoji dell’hamburger nel proprio nome utente:

Dillo con una emoji

Poi c’è chi, come Alitalia, utilizza le emoji come oggetto delle e-mail:

Dillo con una emoji

Oppure il brand Chevrolet che ha lanciato la nuova Cruze con un comunicato stampa privo testo:

Dillo con una emoji

Forse è il caso di dire che, a volte, un’immagine vale più di mille parole!