Il servizio di messaggistica istantanea che dal 1999 ha fatto parte della vita migliaia di adolescenti di tutto il mondo, chiude definitivamente i battenti e sparisce dalla rete schiacciato dalla concorrenza dei social network e da Skype, acquistato da Microsoft nel 2011.
Chi non ricorda i tempi in cui ci si collegava con i propri amici con “la 56k” nella speranza che nessuno alzasse la cornetta del telefono di casa? E come non ricordare con nostalgia le ore trascorse su Messenger, quando un “trillo” contava più di mille messaggi su WhatsApp e un’emoticon raccontava più di mille parole e di Facebook e Twitter nessuno aveva ancora mai sentito parlare?
Purtroppo, Msn Messenger (che nel 2005 si era già trasformato in Windows Live Messenger), presto sarà soltanto un lontano ricordo. Infatti, Microsoft, che nel 2012 ha fatto in modo che tutti gli utenti del servizio di messaggistica istantanea più famoso del web, confluissero in Skype, ha annunciato che il prossimo 31 ottobre si terrà il funerale definitivo e Messenger sparirà completamente dalla rete.
L’acquisto di Skype da parte di Microsoft per 8,5 miliardi di dollari ne ha segnato il crudele destino, visto che i due programmi offrono servizi sovrapponibili e da qui la decisione dell’azienda di chiudere Messenger, invitando l’utenza a trasferire contatti e attività su Skype.
Il programma esisteva dal 1999, dai tempi in cui i competitor si chiamavano AOL Instant Messenger (AIM), ICQ, e Yahoo Messenger, allora estremamente popolari nella community di internet e, dopo una iniziale lotta ad armi pari, MSN fece un notevole passo in avanti quando gli ingegneri di Microsoft, analizzando il protocollo di trasmissione utilizzato da AIM, furono in grado di integrarlo nel loro programma, permettendo così ai propri utenti di utilizzare entrambi i servizi.
Messenger ha avuto un ciclo di vita interessantemente lungo per un’applicazione, che negli anni è riuscita a passare da un semplice client di chat a qualcosa di più completo e complesso, con l’introduzione di moltissime funzionalità, come la possibilità di inviare emoticon, di sfidare gli amici nei giochi e di personalizzare l’aspetto dei messaggi con colori ed animazioni.
Se a noi la sua morte non causerà grossi traumi, perché Facebook e WhatsApp lo avevano già soppiantato nei nostri cuori e, probabilmente, qualcuno non si era nemmeno accorto che in Italia il programma non esiste più dalla primavera del 2013, i cinesi invece entreranno probabilmente in una fase di lutto piuttosto dura. Infatti, è proprio in Cina che resiste l’ultima e più numerosa comunità di utenti che quotidianamente ancora si servono di Messenger e, per consolarli, pare che Microsoft abbia promesso di offrire loro 2 dollari di credito su Skype, se decideranno di scaricare il software.
Messenger avrà pure perso la sfida della messaggistica ma rimarrà per sempre una pietra miliare che tutti gli utenti più avanti con l’età ricorderanno per sempre.