“A cosa stai pensando?”
Con questa semplice domanda Facebook chiede agli utenti di esprimere pensieri e stati d’animo. Attraverso una foto o un video, con una nota o un evento, tutti noi abbiamo la possibilità di dire in pochi istanti, a tantissimi “amici”, quello che amiamo o l’idea che ci passa per la testa.
Tradotto nel mondo del lavoro, significa che con un post le aziende e i liberi professionisti possono tenere viva l’attenzione dei propri followers/clienti, raccontare loro i servizi, le promozioni e le storie del brand. Facile a dirsi, più difficile a scriversi.
Scrivere su Facebook o per Facebook?
7 consigli utili per pubblicare un post efficace. Quel genere di post che fa reagire le persone con “like” o simpatiche “faccine”, quel tipo di immagine e/o contenuto che provoca una sensazione (un ricordo, un’emozione, un’affinità di pensiero…). Il post, poi, ottiene ancora più successo e visibilità quando genera commenti e condivisioni.
- Il pubblico ama le storie
Ogni azienda è fatta di persone, ovvero un insieme di valori, abitudini ed esperienze diverse. Molto spesso è la quotidianità a conquistare il cuore degli utenti. Il “dietro le quinte”, uno scatto rubato o la pausa caffè a lavoro sono esempi carini e vincenti da diffondere in Rete.
- Facebook è una fonte importante di informazioni
I contenuti testuali, grafici e multimediali devono essere di qualità; in generale, usare le infografiche, inserire hashtag e alcune emoji migliora la formattazione e la fruizione del messaggio.
- Ispirazione e passione non devono mancare
Quello che scriviamo può influenzare, orientare positivamente e trasmettere entusiasmo. Meglio tenerlo a mente.
- Fare domande
Chiedere equivale a coinvolgere. Ascoltare il parere dei followers è un modo per renderli partecipi e stimolare l’interazione. Anche sotto forma di sfida, gioco o indovinello.
- Mettere alla prova i followers
Questo punto si lega per certi aspetti al precedente: proporre un’idea, lanciare una sfida, un sondaggio o un contest per cercare un punto di contatto tra il brand e il singolo utente. Così facendo si creano rapporti di fiducia, si comunica, si fa effettivamente qualcosa insieme.
- Messaggio, effetti speciali e curiosità
Il copy deve essere originale, da leggere tutto d’un fiato, meglio se entro 70 caratteri e magari con collegamenti ipertestuali. Il tono di voce può far sorridere, commuovere o essere ironico, a seconda delle situazioni comunicative. Il layout va personalizzato, ad esempio con il logo e i colori aziendali. La creatività è apprezzata e i simboli speciali qui e là attirano parecchio.
- Ciò che piace si ricorda più facilmente
Un post ad doc deve distinguersi per la sua incisività, contenere una “call to action” e suscitare interesse. Conoscere gli hobby, le preferenze dei fan e saper cogliere i momenti di svago è fondamentale. Più un utente si immedesima in un post, più gli piace, maggiore sarà la capacità di ricordarlo e di associarlo subito al brand.
Ecco alcuni esempi: