La novità, stavolta, non è lei, Barbie, sempre più alta, bionda e femminile che da oggi veste Moschino in una edizione limitata realizzata per la nota casa di moda italiana, quanto piuttosto lo spot realizzato per promuovere la bambola, voluto dalla maison della moda made in Italy.
Le immagini mostrano due bambine e un bambino che giocano con la Barbie. Nulla di strano – penserete – se non fosse che siamo cresciuti con l’idea che la bambola per antonomasia, prodotto di punta della Mattel, fosse roba da bambine, mentre i maschi avevano il monopolio di macchinine e trenini.
Un netto strappo col passato e con gli stereotipi di genere che hanno dominato le campagne pubblicitarie fino ad ora, segno che i tempi cambiano, anche grazie alla comunicazione, notoriamente specchio della società.
Nel video il bambino appare due volte, la prima definisce la nuova Barbie in abiti Moschino “fierce” (eccezionale), la seconda, alla fine del video, fa l’occhiolino giocando con la bambola e le passa il telefono.
Jeremy Scott, direttore creativo di Moschino, il vero ispiratore di questa campagna pubblicitaria, aveva recentemente dichiarato alla rivista People: «Quello che mi piace di Barbie è che è la musa “definitiva”, e mi ha fatto venire voglia di diventare uno stilista» e, ancora prima a Forbes aveva detto: «come tutte le ragazze e i ragazzi gay amo Barbie. È difficile non farlo, è praticamente perfetta: è una buona sorella maggiore, fa tutti i lavori e ha tutti i vestiti del mondo. È semplicemente gioiosa. Io e lei condividiamo la stessa cosa: vogliamo portare gioia alle persone».